Rigirandosi questo volume fra le mani, qualunque appassionato dell'opera di Paolo Eleuteri Serpieri potrebbe avvertire la sensazione di trovarsi di fronte a qualche cosa di inedito. Ebbene, non sarebbe del tutto esatto, eppure l'impressione sarebbe senz'altro giustificata e condivisibile. Perché le storie qui contenute non hanno mai visto la luce sotto questa forma dopo una loro prima pubblicazione, avvenuta un'ormai remota trentina di anni fa nel settimanale Lanciostory. E sarebbero senza dubbio destinate all'oblio (o quanto meno a una limitatissima, dispersiva e farraginosa conoscenza) se non fossero state ripescate per questa occasione editoriale.